Il termine “petit décalage”, che proviene dal lavoro dello psicoanalista francese Jacques Lacan, si riferisce al piccolo spostamento che si verifica nella relazione del soggetto con l’ordine simbolico, l’immaginario e il reale. l concetto di “petit décalage” è un modo sfumato e sofisticato di comprendere i piccoli, ma significativi, spostamenti che influenzano la formazione e l’esperienza del soggetto.
Lacan, seguendo Freud, crede che gran parte del comportamento umano sia determinato dall’inconscio. L’inconscio è strutturato come un linguaggio e opera attraverso il simbolico, che regola i desideri e le azioni del soggetto. In questo senso, la libertà è limitata dalla struttura dell’inconscio stesso e dal modo in cui il soggetto è interpellato dal linguaggio.
Lacan vede l’atto di libertà come un’azione che rompe con la ripetizione automatica dei modelli inconsci e delle leggi simboliche: un atto di libertà è quindi un momento in cui il soggetto riesce a sovvertire le strutture che lo determinano, affermando una scelta che è, paradossalmente, al di là della determinazione.