Collezione privata
Sinestesia Rosa: quando la musica è colorata
La capacità di vedere connessioni uniche tra sensi diversi arricchisce l’esperienza e contribuisce all’evoluzione di nuove forme di espressione.
L’opera “Sinestesia Rosa”, realizzata nel settembre 2023, è stata esposta per la prima volta al pubblico in occasione di ArteGenova 2024; è esposta nella quarta sala espositiva del Monastero di Cairate nell’ambito della rassegna Arte in Monastero “Manigunda Semiotica”, per gentile concessione della proprietaria.
È un invito a esplorare le profondità della percezione umana e a scoprire la bellezza nascosta nella contaminazione sensoriale, l’esperienza di percezione simultanea di stimoli appartenenti a domini sensoriali diversi. Il suono diventa visibile e il colore diventa udibile, si inizia a “sentire” la musica attraverso la visione in un percorso verso il rinnovamento e la trasformazione positiva da nuovi inizi.
Kandinsky credeva che la sinestesia fosse alla base della sua capacità di vedere colori quando ascoltava musica: le sue opere spesso cercano di catturare le emozioni e le sensazioni evocate dalla musica.
Liszt, compositore e pianista, riportava di vedere colori quando sentiva determinati toni musicali, una condizione che influenzava profondamente la sua composizione ed esecuzione musicale.