SEMIOTIC TURN: LA SVOLTA SEMIOTICA “ALIQUID STAT PRO ALIQUO” E LO SGUARDO SEMIOTICO
La semiotica, lo studio dei segni, sta rivoluzionando i modelli di comprensione e sviluppo della comunicazione umana. Qualunque segno lasciato dall’uomo, o che l’uomo lascerà, non è creato per sé, ma per gli altri, per relazionarsi con gli altri. Questo rende i segni fondamentali per la comunicazione tra esseri umani e per la vita sociale. Ogni categoria di segno studiata dalla semiotica – testo scritto, composizione musicale, dipinto, scultura, fotografia, filmato, oggetto di design o edificio architettonico – genera contemporaneamente informazioni ed emozioni, costituendo la struttura completa della comunicazione umana e comprendendo sia la sfera razionale sia quella emotiva.
Questo processo è alla base della filogenesi, l’evoluzione della specie.
Ogni segno possiede una magia intrinseca, poiché crea un ponte temporale: è qualcosa che esiste nel presente, ma rimanda a qualcosa che non è presente (aliquid stat pro aliquo). Una nota su un foglio di carta richiama il suono di uno strumento che ha suonato o che suonerà. Il segno “attraversa il tempo”; lo sguardo semiotico deve utilizzare tre occhi: uno per guardare il presente, dove risiede il segno, e due per guardare simultaneamente il passato e il futuro, dimensioni a cui il segno rimanda.
“Semiotic Turn” è una serie di opere dedicate ai principali protagonisti della “svolta semiotica”, tra cui Ferdinand de Saussure, Algirdas Julien Greimas, Charles Sanders Peirce, Umberto Eco, Roland Barthes e Bruno Latour. Questi studiosi, in modalità e contesti differenti, hanno individuato e rivelato una convergenza nei processi di comprensione e significazione in letteratura, poesia, musica, pittura, fotografia, cinema e design.
Al centro c’è sempre l’uomo e il suo “spazio mentale”, l’unica dimensione in cui esiste l’emozione. Qui, il significante domina sul significato, l’ottuso prende il sopravvento sull’ovvio, l’universale vince sul particolare, e la felicità e la realizzazione non hanno limiti. In questo spazio, la sinestesia amplifica la percezione di ambiti sensoriali differenti, rendendo l’esperienza umana ancora più ricca e complessa.
Le opere del ciclo Semiotic Turn sono state presentate per la prima volta al pubblico presso lo spazio espositivo KDM Città (Metropolitana di Torino – Rueglio) nel giugno del 2022.
Link al Video dell’inaugurazione
Inaugurazione 25 Giugno 2022
Link al portale del Comune di Rueglio
PITTURA SEMIOTICA NELLA CIVILTA’ DELL’INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
L’arte come espressione della nuova dimensione in cui vive l’uomo oggi, in cui la vita fisica e quella digitale si sono ormai completamente fuse nel “Phygital”, diventato il “new normal” post Covid19.
Alex Papavassiliou è ingegnere elettronico, figlio del pittore surrealista Petros Papavassiliou.
Semiotica – intervista a Umberto Eco
“Tutti gli esseri umani partecipano all’universo dei simboli, vi sono inclusi e lo subiscono molto di più che non lo costituiscono, ne sono molto di più i supporti che gli agenti”.
La semiotica, dal greco σημεῖον (semeion) che significa “segno”, è la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi abbiano un senso (significazione).
Lo sviluppo delle tecnologie di informazione e comunicazione ha condizionato profondamente il periodo storico che stiamo vivendo, agendo come catalizzatore per le riflessioni sul segno: partendo da Platone e dalla storia della filosofia occidentale, Peirce, Saussure, Greimas, Eco e Barthes hanno esteso l’applicazione della semiotica contemporanea a tutte del forme mediali e ai linguaggi non verbali, dimostrando che un dipinto o un qualunque prodotto audiovisivo, come un film o videoclip, può essere considerato un “testo visivo”.
La pittura semiotica è espressione della nuova dimensione in cui vive l’uomo oggi, in cui la vita fisica e quella digitale si sono ormai completamente fuse nel “Phygital”, che è diventato il “new normal” post Covid19, che ha costretto tutti a riflettere sull’importanza dello spazio mentale dell’uomo, nella sua evoluzione come individuo e come specie (ontogenesi e filogenesi).
Oggi l’informazione ha preso il sopravvento sul bene che essa rappresenta e la comunicazione delle informazioni ha preso il sopravvento sullo scambio fisico dei beni. Il piccolo display di uno Smartphone è diventato la finestra per entrare e uscire in un mondo virtuale, per informarsi, comunicare, divertirsi e lavorare a distanza. E tutto ciò avviene nello “spazio mentale dell’uomo”, che indipendentemente dalle tecnologie rimane al centro di tutto, in una semiosi illimitata.
I SEGNI E LO SPAZIO MENTALE
Al cuore della pittura semiotica ci sono tre considerazioni fondamentali:
- Il segno è in generale qualcosa che rinvia a qualcos’altro, “aliquid stat pro aliquo”, con capacità di attraversare il tempo nelle sue dimensioni passato-presente-futuro (non esiste ancora, non possiamo dire che cosa sarà e tuttavia ha diritto ad esistere e il suo posto è determinato in partenza)
- l’accostamento dei segni determina radicalmente il messaggio dell’opera (l’arte del “montaggio” Ėjzenštejn e i più recenti studi interdisciplinari tra la semiotica, la semantica e le scienze cognitive dimostrano la rilevanza e la potenza di tale aspetto nella comunicazione)
- i fenomeni di significazione avvengono solo nello “spazio mentale” dell’uomo (ciò è alla base della valorizzazione delle scienze umanistiche rispetto alle scienze fenomenologiche da parte della semiotica – oggetti, immagini, comportamenti possono, significare, e significano ampiamente, ma mai in modo autonomo)
La semiotica ha al centro l’uomo e l’ambito mentale dell’esistenza, nel suo cammino di ricerca nel mistero della vita.
Ha al centro il processo di significazione, una esclusiva dell’umanità, in cui l’umile coraggio dell’amore e l’ansia di eternità si sintetizzano in un futuro già iniziato.
L’uomo non è mai solo, né nella sua dimensione del presente, né in quella passata e futura: ha un rapporto vivo e costante con i suoi antenati e sa di aver avuto il compito di superarli.
Platone, Barthes, Saussure, Peirce, Lacan, Eco, il surrealismo, la metafisica, la psicoanalisi hanno dato evidenza di quanto la realtà umana si sviluppi in forma duale:
– quella della dimensione sensibile, copia mutevole del temporaneo, ambito del significato e dell’ovvio
– quella dello spazio mentale delle idee, ambito del significante, della dimensione atemporale eterna e universale.
Lo sguardo semiotico invita a guardare oltre il perimetro del presente.
“L’uomo è un segno” una essenza vitrea che rimanda a qualcos’altro: perno di scambio non è un centro, ma uno svincolo e di fatto una costellazione di stelle che solo un processo sinestico riesce ad inquadrare, come il ponte tra la sua forma e il suo significato”
Semiotic Turn – Scultura in pietra Leccese – Ossuccio (CO) 07-2021